Mostra

Libri fascisti per la scuola: il testo unico di Stato (1929-1943)

a cura di Tullio de Mauro, Nicola Tranfaglia e Alberto Monticone

23 pannelli/fogli di carta 48x67 cm

 

L’istituzione del testo unico di stato per le scuole italiane costituì una tappa fondamentale per la creazione del consenso e dell’indottrinamento da parte del regime fascista: accadde il 7 gennaio 1929 con l’istituzione di una commissione nazionale di funzionari ed intellettuali asserviti al regime. Negli anni immediatamente precedenti erano state soppresse le libertà politiche e civili, eliminati i giornali di opposizione, dichiarati fuorilegge partiti e sindacati. Con la scelta del testo unico il fascismo poneva una pietra tombale sulla libertà di insegnamento e apprendimento nella scuola italiana.
La mostra Libri fascisti per la scuola: il testo unico di Stato (1929-1943) si propone di documentare come il regime fascista abbia usato il testo unico di stato, utilizzato da milioni di bambini nella scuola elementare, per un’opera di vera e propria educazione fascista fondata su alcuni capisaldi fondamentali: primo fra tutti il valore della guerra come strumento di espansione e di affermazione dell’Italia fascista e, insieme, il tema della discriminazione razziale divenuto gradualmente centrale per il regime.


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