Giorgio Bazzocchi. Ricordi (1943-1945)
Le memorie di Giorgio Bazzocchi sono notevoli ed originali sotto diversi punti di vista. [...] A distanza di anni, il bisogno di "dare testimonianza" non nasce per cercare un'improbabile autoassoluzione (e da chi?), ma per raccontare i sentimenti e le passioni di una strana resistenza, al di qua e al di là della vulgata: al di là, per la ricostruzione di un contesto più vasto, ricco di personaggi e di centrali operative remote, di radio e di parole in codice, di aviolanci e di sommergibili in emersione lungo la costa adriatica: al di qua, per il continuo rinvio a una dimensione più profonda e intensa, per dire ciò che quei mesi hanno pesato sulla vicenda esistenziale (sua, e non solo sua): in un confronto sottile – giocato fra l'autoanalisi dell'io narrante e il profilo "meridiano", solare, dell'alter ego irragiungibile: Arturo Spazzoli – fra ciò che si è e ciò che non si è riusciti, fino in fondo, ad essere [dal saggio introduttivo di Roberto Balzani].
Giorgio Bazzocchi, Ricordi (1943-1945), a cura di Vladimiro Flamigni, presentazione di Roberto Balzani, Cesena, Il Ponte Vecchio, 2007