Un ricordo per "Tonina"

"La nostra “Tonina” ci ha lasciato: per pochi giorni è mancata all’appuntamento dei cent’anni.


Quella tempra e determinazione e forza con cui ha gestito la sua lunga vita, questa volta, non l’hanno sostenuta.
A noi resta il sentito rammarico di non poterle dimostrare il nostro affetto, la nostra riconoscenza e gratitudine per tutto quello che ha fatto per la nostra comunità, in un momento così importante come avrebbe potuto essere il festeggiamento dei suoi cento anni.


È un altro tassello della nostra Storia che viene a mancare, consegnando a noi, singoli e istituzioni, il compito doveroso di conservare la memoria di quanto ci ha lasciato.
Quella di Tonina è stata una vita vissuta pienamente nell’impegno sociale e politico, nell’accezione più alta del termine.


Costretta ad abbandonare la scuola, entrata in fabbrica a soli tredici anni, intelligente, generosa, battagliera, si rese subito conto “di non essere solo un numero, di poter dire la sua, di essere una persona”.
Diventata staffetta partigiana, ricordava - negli incontri che teneva con gli studenti - di avere conosciuto “un signore che chiamavano Bulow” che la rassicurò sul suo rapporto con gli uomini della Resistenza, tenuti sempre ad avere grande rispetto delle donne. Arrigo Boldrini (Bulow) – appunto – ha sempre ricordato quanto fondamentale sia stato il ruolo delle donne nella lotta partigiana.
Fedele a sé stessa, Tonina ha continuato anche dopo la guerra nel suo impegno civile nella sua comunità: ha sostenuto le battaglie delle donne per la conquista dei diritti nel lavoro e nella vita pubblica e sociale.


Come Istituto storico siamo ben consapevoli del contributo dato da lei e da tante altre e altri nell’affiancarci in quel prezioso lavoro che dobbiamo svolgere nelle scuole per mantenere sempre viva e attiva la memoria del nostro passato.
La storia è conoscenza: si costruisce attraverso la ricerca delle fonti, delle testimonianze, degli esempi di vita di chi ci ha preceduto, che il passato ci ha lasciato e che noi riusciamo a trovare e conservare e che ci aiutano a rispondere alle domande che ci poniamo sul presente.


Alle domande che le rivolgevano i giovani che la incontravano, Tonina concludeva le sue risposte con una affermazione ben precisa: "dalla guerra non verrà mai niente di buono, nella pace si può parlare, discutere, anche litigare, ma quasi sempre si possono risolvere i problemi."


Grazie Tonina per tutto quello che hai fatto: con il tuo esempio e le tue azioni rimarrai nella memoria dei nostri cuori e dei nostri archivi.


Ines Briganti
Istituto per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea – Forlì-Cesena