Archivi

Il patrimonio archivistico dell’Istituto storico della Resistenza e dell’Età contemporanea di Forlì-Cesena è uno dei più importanti del territorio provinciale per quanto riguarda la storia del XX secolo.

 

Scarica la Guida agli Archivi (PDF)

Consulta gli inventari on line sul Portale IBC-Archivi

 

Nato nel 1971, l’Istituto storico iniziò la propria attività a Casa Saffi nel 1977, con l'istituzione della Biblioteca, l’avvio dell’attività di ricerca e l’acquisizione delle prime donazioni archivistiche, costituite soprattutto da fondi documentari relativi all’antifascismo e alla Resistenza, incrementatisi anche nel corso del decennio successivo. A questo proposito, si ricordano, in primo luogo, l’Archivio della 8a Brigata Garibaldi e il Fondo Gastone Sozzi.

Negli anni Novanta si aggiunsero le carte sugli eccidi e le stragi nazifasciste in Romagna, con particolare riferimento a Tavolicci. A partire dalla fine degli anni Novanta e poi nel corso degli anni Duemila, sono entrati in Istituto numerosi fondi archivistici relativi a movimenti, partiti e organizzazioni politiche e sindacali.

Tra questi, l’archivio di Lotta continua e dei movimenti forlivesi della sinistra extraparlamentare, l’archivio dell’UDI (Unione donne in Italia), l’archivio della Federazione forlivese del Partito comunista italiano e quello della Camera territoriale del Lavoro di Forlì.

Negli ultimi anni il patrimonio archivistico dell’Istituto si è arricchito anche di importanti nuclei documentari relativi alla Grande Guerra: gli archivi dell’Associazione nazionale combattenti e reduci di Forlì-Cesena e Rimini e dell’Associazione nazionale famiglie caduti e dispersi in guerra. 

Di estrema rilevanza è poi la documentazione fotografica conservata dall’Istituto, che costituisce un giacimento di valore impareggiabile per la “memoria visiva del territorio”. Facciamo riferimento a oltre 40.000 fotografie provenienti, ad esempio, dall’Archivio della Camera del Lavoro di Forlì (circa 5.500 fotografie); dall’Archivio del Partito comunista italiano - Federazione di Forlì (circa 7.600 fotografie); dall’Archivio dell’Unione donne in Italia (UDI) - Comitato provinciale di Forlì-Cesena (circa 380 fotografie) e, soprattutto, dagli archivi fotografici dei fotoreporter Michele Minisci (circa 11.400 fotografie) e Massimo Zattoni (circa 13.700 fotografie). Questi ultimi, in particolare, consentono di descrivere la vita cittadina forlivese degli anni Settanta e Ottanta in tutti i suoi aspetti: politici, sociali, culturali e di costume.

Si segnalano, inoltre, tre importanti nuclei di manifesti, locandine e volantini, per un totale di circa 2.700 esemplari, afferenti agli archivi della Camera del Lavoro di Forlì (circa 1.100 esemplari), della Federazione forlivese del PCI (circa 1.300 esemplari) e dell’Archivio provinciale dell’UDI (circa 300 esemplari).

Completano il ricco patrimonio dell’Istituto due nuclei costituiti da materiale audiovisivo e sonoro su diverso supporto, provenienti, oltre che dall’Archivio del Partito comunista (circa 140 registrazioni video e 30 registrazioni sonore), anche dall’archivio interno dell’Istituto storico (circa 205 registrazioni video e 70 registrazioni sonore).

La ricchezza e la varietà del patrimonio archivistico, che l’Istituto storico si impegna quotidianamente a riordinare e valorizzare, costituiscono un punto di riferimento fondamentale per l’attività di ricerca, per l’attività didattica e per progetti espositivi e di public history rivolti a tutta la comunità.

 

Il primo strumento di accesso al patrimonio archivistico dell'Istituto è la Guida agli Archivi:

Marta MAGRINELLI, Fabrizio MONTI (a cura di), Guida agli Archivi dell'Istituto storico della Resistenza e dell'età contemporanea di Forlì-Cesena, introduzione di Eloisa BETTI e Carlo DE MARIA, Forlì 2019 (scarica la Guida in PDF)